E' detto anche "THE GAME" ovvero il "GIOCO"Anche dal punto di vista NEUROLOGICO ANTROPOLOGICO il "giocatore" che VINCE, ovvero opera le sue violenze, PERDE.
"Sapete cosa sono i Giochi di Ruolo dal Vivo? Semplicemente, come indica in modo chiaro il nome, sono la traslazione nella realtà dei più classici GDR in stile Dungeons & Dragons, dove ogni giocatore interpreta un determinato personaggio... o più surrealmente in un mondo fantastico appositamente ideato per lo scopo".
https://cinema.everyeye.it/articoli/recensione-the-game-nessuna-regola-del-film-con-michael-douglas-35348.html?fbclid=IwAR0wqzuxFCeiaxJPfJSH9limQyWL9y1xiokuM2U8EgJJbmpaZtENsxyFIAg
E' detto anche "THE GAME" ovvero il "GIOCO"Anche dal punto di vista NEUROLOGICO ANTROPOLOGICO il "giocatore" che VINCE, ovvero opera le sue violenze, PERDE.
"Tale "comportamento distruttivo" è avvallato anche da alcuni scienziati dell'Università del Michigan con un nuovo studio empirico che dimostrerebbe il nesso tra comportamenti antisociali e giochi cruenti. I risultati della ricerca fanno eco alle scoperte di un'équipe di psicologi tedeschi, ugualmente convinti che l'equazione tra sangue virtuale e violenza reale sia una verità lapalissiana facilmente dimostrabile. "Abbiamo scoperto un nesso causale ben preciso", sostiene Rene Weber, professore di scienze della comunicazione, "tra passare del tempo di fronte ad un videogioco d'azione in prima persona e sviluppare comportamenti ed effetti neurologici tipicamente aggressivi". L'indagine è stata effettuata su un campione di tredici giocatori, impegnati ad uccidere nemici virtuali in "Tactical Ops: Assault on Terror" ed analizzati con strumenti a risonanza magnetica. In pratica, l'esposizione ai videogiochi di questo tipo scatena una tempesta neurologica nelle zone del cervello che regolano l'aggressività, situate nella parte frontale della massa cerebrale. Esiste tuttavia una soglia temporale che fa scattare cambiamenti nell'apparato cognitivo e psicologico. I soggetti analizzati sono stati costretti a giocare per almeno cinque ore alla settimana: questo sembra essere il minimo necessario a causare "effetti neurologici rilevanti e negativi" nella mente dei videogiocatori. Superato questo limite, dichiarano gli esperti, "l'aggressività aumenta e le sensazioni si fanno più nitide, esattamente come in una situazione pericolosa reale". Coltivati e stimolati dai videogiochi, i cosiddetti circuiti neurali che scatenano l'aggressività potrebbero avere drammatici effetti antisociali nel comportamento manifesto degli individui, specialmente nei più piccoli. Nella legge che vieta la vendita di determinati giochi elettronici ai minorenni della California esiste un richiamo ben preciso a questi "effetti devastanti" che certi tipi d'intrattenimento digitale scatenerebbero nei giovanissimi".
"Il “D&D” chiede che i partecipanti mentalmente torturino, uccidano, violentino, ecc., con l'ausilio di poteri occulti, con visualizzazioni e formule magiche per sopraffare i nemici... afferma il Dr. Thomas Redecki, psichiatra e presidente della Coalizione Nazionale sulla violenza in televisione, producendo la testimonianza di esperti che collegherebbero alcuni omicidi a Dungeons & Dragons: "Ho trovato più istanze di atteggiamenti, valori e la percezione della realtà che sono stati fortemente influenzati da una immersione in questi giochi. Quando qualcuno passa da 15 a 30 ore alla settimana a sognare di come riuscire e uccidere i suoi avversari e rubarne il tesoro, non è sorprendente che il desiderio di agire fuori nella vita reale si verifichi". "
http://www.cattoliciromani.com/12-la-sacrestia-di-quot-cattolici-romani-quot/51232-giochi-di-ruolo-e-a-pericoli-nascosti?fbclid=IwAR0PeaXfxPGVbGlkq29S-R5Qm8fknvq9YOYoJm0wkQlFV_DI8PzO0iE5oQw
E' detto anche "THE GAME" ovvero il "GIOCO"Anche dal punto di vista POLITICO E GIUDIZIARIO il "giocatore" che VINCE, ovvero opera i suoi illeciti impuniti, PERDE.
IL DILEMMA del PRIGIONIERO e la "teoria dei giochi"
ed il "MANCATO EQUILIBRIO di NASCH" dell'intero sistema comunitario.
Il risultato migliore per i due ("ottimo paretiano") è naturalmente di non collaborare, ma questo non è un equilibrio. La teoria dei giochi ci dice che c'è un solo equilibrio (collabora, collabora),quello in cui il reale RISULTATO OTTIMALE PERSONALE COINCIDE IL con il COMUNITARIO.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dilemma_del_prigioniero?fbclid=IwAR2qxN1x7L8kbUPd1az3dfwFYhNViEutKIdX7QaZtYrZzo5vphTeOfiWWbI
E' detto anche "THE GAME" ovvero il "GIOCO"IL DILEMMA del PRIGIONIERO e la "teoria dei giochi"
In questo "gioco" criminale grigio ai PARTECIPANTI si chiede DI NEGARLO e di NON AMMETTERE MAI LA PARTECIPAZIONE AD ESSO, non confessando MAI I PROPRI CRIMINI, anche davanti all'evidenza. Ma la vittoria dello schema non è "NON CONFESSA, NON CONFESSA" ma "CONFESSA CONFESSA". Pertanto chi partecipa si VINCOLA ad uno schema SUICIDA personale e giudiziario.