Lo sfruttamento lavorativo. Nasce quando il cittadino PERDE I SUOI DIRITTI LAVORATIVI. La costituzione li TUTELAVA TUTTI.
Lo sfruttamento lavorativo.
IL DIRITTO tutela anche le proprie "predisposizioni" (ciò che si è capaci di fare e che REALIZZA ANCHE) e lo scopo "sociale" della propria professione. IN REALTA' ciò che ci realizza lo facciamo MEGLIO e rende di PIU' ANCHE ALLA COMUNITA'.
Lo sfruttamento.
"... 1. Lo sfruttamento lavorativo come negazione di diritti fondamentali della persona.
Lo sfruttamento lavorativo è un fenomeno sempre più diffuso che si caratterizza per le patologiche manifestazioni delle relazioni di lavoro e che viene agevolato dalla condizione di disagio e/o vulnerabilità di una delle parti del rapporto, frequentemente, ma non esclusivamente, migrante e proveniente dai diversi continenti..."
L'INCIDENZA del PRECARIATO "...Le macroaree dell’economia sommersa, del lavoro precario, del lavoro nero possono favorire la nascita di relazioni di sfruttamento tra datore di lavoro e lavoratore, autonomamente o per il tramite di intermediari...".
Lo sfruttamento lavorativo: 360 gradi "...Questo conduce alla protezione diseguale dei lavoratori in termini di salario minimo, orario di lavoro, ferie, straordinari, sicurezza sociale. In altre parole, più precario è lo status giuridico del lavoratore...maggiore è la sua vulnerabilità e la potenziale dipendenza dal datore di lavoro..."
Lo sfruttamento lavorativo GIOVANILE Una ennesima prova che UN SISTEMA LAVORATIVO PREDATORIO danneggia quelli che sono PIU' DA TUTELARE, i VULNERABILI. Questo succede quando lo scopo del lavoro non è realizzarsi e tutelare i valori sociali, ma FAMA E DENARO.
PROGETTO VITAetica.
Da "Mi realizzo e miglioro la società" a "Ti fotto e me ne fotto".
Lo sfruttamento lavorativo: il plusvalore capitalista
"...Il capitalista si appropria del plusvalore realizzato nel pluslavoro del suo operaio; è qui che l’imprenditore realizza il profitto. Nello sfruttamento questo meccanismo avviene all’ennesima potenza, moltiplicato all’infinito..."
Lo sfruttamento lavorativo:consensuale e non consensuale
"...Lo sfruttamento lavorativo si distingue legalmente il consensuale e non-consensuale, dove per il primo si intende l’accettazione di condizioni di sfruttamento «per mancanza di altre vie percorribili», in cui i lavoratori accettano di essere impiegati con salari bassissimi, condizioni sanitarie pessime e rischi per la salute e la sopravvivenza. La causa dello sfruttamento consensuale è il monopolio del mercato, in cui il datore di lavoro gode di un mercato rigido grazie al quale può esercitare un potere di contrattazione elevatissimo e direttamente con i lavoratori. I lavoratori sono perciò costretti ad accettare condizioni di sfruttamento per:..."
"...Lo sfruttamento non-consensuale (prostituzione forzata, schiavitù, lavoro minorile, ecc.) è invece causato dalla coercizione, dalla violenza e dalla frode.
La distinzione è però puramente legale e serve al campo del diritto per distinguere eventuali responsabilità dei datori di lavoro mentre «la teoria economica di per sé parla solo di sfruttamento». È infatti praticamente impossibile non ravvedere anche nello sfruttamento cosiddetto consenziente una componente di sopruso e di violenza che impone l’accettazione di condizioni di sfruttamento per la mancanza di alternative..."
Lo sfruttamento lavorativo: «sfruttamento intensivo» sia del lavoro manuale sia di quello intellettuale. "«discesa agli inferi» nel mercato del lavoro italiano...Quasi un girone dantesco in cui dilaga il “lavoro povero”, instabile, frammentato e senza tutele. C’è posto per tutti..."
Lo sfruttamento lavorativo: il filo rosso della PERDITA DEMOCRATICA "...Il filo rosso è il capovolgimento della retorica che ha accompagnato il processo di riforma del mercato del lavoro: la sottrazione di diritti e spazi di democrazia nei luoghi di lavoro non è funzionale ad avere più crescita e miglioramento delle condizioni di vita della maggioranza dei lavoratori, ma i lavoratori sono strumenti non neutrali che hanno permesso l’arricchimento di una parte della società, una minoranza, a discapito della maggioranza...".
Lo sfruttamento lavorativo: le privatizzazioni "...un fenomeno che coinvolge anche le generazioni precedenti: processi come la privatizzazione dei servizi pubblici e lo svuotamento del settore pubblico hanno reso molto più vulnerabili i lavoratori già occupati..."
Lo sfruttamento lavorativo: Nuovi rapporti anticostituzionali "...I voucher anche nella nuova versione sono uno strumento di remunerazione del lavoro anticostituzionale perché non rispettano nessuno dei diritti costituzionalmente garantiti come la disoccupazione, le ferie, la malattia, un compenso degno e proporzionale al tipo di lavoro svolto..."
PROGETTO VITAetica. Un popolo perde i diritti lavorativi non quando lo si priva ma quando LO ACCETTA.
Lo sfruttamento lavorativo: 1984 "Schiavitù è liberta'" #SENOPAREBRUTTO Il nuovo tormentone degli italiani "LAVORA SFRUTTATO E NON FARE IL DISOCCUPATO". Questa affermazione "grigia", ovvero apparentemente "giusta", è QUELLA CHE "DEFINITIVAMENTE" CONSOLIDERA' L'INFERNO LAVORATIVO del nostro popolo. La solita mossa "luciferina" che usa i sensi di colpa contro chi le colpe le subisce è ormai SVELATA.
PROGETTO VITAetica.
DIVIDIetIMPERA
da "lavoratori contro datori" a "lavoratori contro disoccupati"