I PAZZI "SANI" vittime del fascismo
"Dal 1922 al 1943 i dati emersi dagli archivi di Stato italiani permettono di delineare una proiezione su scala nazionale di uomini e donne sottoposti all’internamento psichiatrico anche per fattori politici, che spesso si aggiunsero alle altre più diffuse forme di SEGREGAZIONE fascista già in atto..."
"...L’internamento civile nei manicomi provinciali colpiva soggetti che non avevano commesso alcun reato e quindi non dovevano subire NESSUN PROCESSO. Il procedimento di internamento non doveva riunire nessuna Commissione provinciale per i provvedimenti di Polizia, come avveniva invece per l’ammonizione politica o l’assegnazione al confino, ma bastava una segnalazione, un’ordinanza di Pubblica Sicurezza e un certificato medico, così senza clamori o proteste si procedeva all’internamento...".